Un programma straordinariamente ricco caratterizzerà la sedicesima edizione del festival, in programma dal 22 al 29 marzo. Tra le novità, ci sarà una retrospettiva celebrativa per i 50 anni di carriera di Nanni Moretti e una sezione chiamata “Meridiana”, dedicata ai film provenienti dai Paesi del Mediterraneo.
Ritorna il BIF&ST
Il BIF&ST – Bari International Film & Tv Festival si prepara a debuttare nuovamente dal 22 al 29 marzo 2025, sotto la direzione artistica di Oscar Iarussi. Questo festival rappresenta un’importante celebrazione del cinema italiano e mediterraneo. L’apertura della sedicesima edizione sarà segnata dall’anteprima di “Le Assaggiatrici”, il nuovo lavoro di Silvio Soldini ispirato al romanzo best seller di Rosella Postorino. La proiezione si terrà presso il Teatro Petruzzelli, in presenza del regista, del cast e dell’autrice.
Un punto di riferimento per il pubblico
Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina, Iarussi ha evidenziato come il BIF&ST sia diventato un punto di riferimento significativo per gli amanti del cinema, formando una vera comunità affiatata. “Il vero punto di forza del Festival – spiega Iarussi – è il legame che si è creato con il pubblico, che non è solo un semplice pubblico, ma una comunità autentica. Con il declino delle tradizionali forme politiche del ‘900, festival di cinema, letteratura, filosofia e teatro hanno preso il posto dei partiti, fungendo da spazi di socialità e di dibattito. Queste manifestazioni rappresentano occasioni di scambio di conoscenza e di interazione dal vivo, un’esigenza avvertita soprattutto nell’era digitale, e vivo più che mai a Bari. Il BIF&ST non è un evento di mera mondanità, ma un luogo di incontro tra cineasti e spettatori, che affollano le proiezioni e le masterclass in cerca non solo di scoperte sullo schermo, ma di un contesto culturale con il quale relazionarsi. Questo è un patrimonio inestimabile, di cui dobbiamo ringraziare il suo fondatore e storico direttore, Felice Laudadio”.
Un orizzonte mediterraneo
“Quest’anno – continua Iarussi – abbiamo deciso di indirizzare il Festival verso un orizzonte mediterraneo, introducendo la sezione ‘Meridiana’. Questa scelta è stata fortemente voluta e arriva in un momento in cui situazioni critiche si stanno verificando nel vicino Medio Oriente e in altri Paesi della sponda Sud. Tali nazioni rivolgono lo sguardo all’Italia e alla nostra cultura europea e mediterranea, vedendola come un potenziale mediatore di istanze di pace e cooperazione, un compito difficile ma necessario”.
Retrospettiva su Nanni Moretti
Il BIF&ST 2025 celebrerà i cinque decenni di carriera di Nanni Moretti attraverso una retrospettiva completa della sua filmografia, offrendo l’opportunità di rivivere i suoi successi e di dialogare con il regista in un evento speciale presso il Teatro Petruzzelli. Sarà dedicato un ampio spazio anche al cinema italiano, con un concorso per opere di finzione e documentari, che vedrà come giuria il pubblico stesso. Non mancheranno momenti di incontro con i protagonisti del cinema e analisi del rapporto tra cinema e letteratura, così come eventi speciali come la mostra fotografica “Sergio Strizzi – Il momento perfetto”, dedicata a uno dei più grandi fotografi di scena del cinema italiano.
La novità della sezione “Meridiana”
Tra le nuove proposte di quest’edizione, emerge la sezione “Meridiana”, un concorso internazionale riservato ai film provenienti dai Paesi del Mediterraneo. Questa iniziativa è volta a mettere in luce l’importanza di quest’area geografica nel contesto culturale e cinematografico, allineandosi con la strategia della Regione Puglia, che mira a valorizzare il Meridione come centro culturale. A guidare la giuria ci sarà il noto scrittore e intellettuale Tahar Ben Jelloun.
Location suggestive per il festival
Il BIF&ST 2025 si svolgerà in alcune delle più affascinanti location di Bari, come il Teatro Petruzzelli, il Kursaal Santalucia, il Multicinema Galleria e il Teatro Polifunzionale AncheCinema. Questa scelta non solo mira a valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città, ma sottolinea anche l’importanza delle sale cinematografiche come spazi di aggregazione e cultura.
