La rete organizzativa, supportata dall’uso di telefoni cellulari, aveva distribuzioni anche all’interno dell’istituto penitenziario: le indagini erano state avviate dopo la scoperta di un veicolo dato alle fiamme a Turi, come atto di vendetta del clan.
Impatti dell’uso dei telefonini
Le comunicazioni tramite smartphone avevano consentito una gestione più agile delle operazioni, permettendo al clan di mantenere il controllo anche dall’interno delle mura del carcere. Questo ha reso più complessa l’individuazione di eventuali illeciti, dato che il crimine si stava espandendo in maniera subdola e sistematica.
Origine delle indagini
Le indagini sono scattate in seguito all’incendio di un’auto, visto come un forte segnale di ritorsione tra bande rivali. La polizia ha avviato un’indagine approfondita, cercando di collegare l’episodio a una rete più ampia di atti criminali collegati al clan. L’auto incendiata rappresentava, infatti, un messaggio chiaro e diretto a chi osava opporsi.
La reazione delle forze dell’ordine
Le autorità hanno intensificato i controlli e le operazioni di monitoraggio, data la pervasività del sistema di comunicazione utilizzato dai membri del clan. Le investigazioni hanno coperto vari aspetti, da intercettazioni a pedinamenti, per cercare di scoprire le modalità operative che garantivano la continua attività criminale nonostante l’incarcerazione di diversi membri del gruppo.
Un sistema ben radicato
L’efficacia di questo sistema di comunicazione ha rivelato come, internamente, il clan fosse in grado di orchestrare piani complicati e di mantenere alte le proprie attività illecite. Gli agenti hanno cercato di decifrare i messaggi inviati e ricevuti, per comprendere meglio la gerarchia all’interno dell’organizzazione e le loro strategie.
Conclusioni delle investigazioni
Le indagini hanno messo in luce non solo la capacità di operare del clan all’interno del carcere, ma anche il grave rischio rappresentato da una rete criminale così integrata e dotata di mezzi di comunicazione avanzati. Affrontare questa sfida è diventato cruciale per le forze dell’ordine, che devono adottare strategie innovative per contrastare simili dinamiche di potere.
