HomeNotiziePd Puglia, Regionali: derby Amati-Matarrelli decide le liste; M5S già pronto

Pd Puglia, Regionali: derby Amati-Matarrelli decide le liste; M5S già pronto

Il Pd della Puglia si avvia a chiudere le liste per le prossime Regionali: la direzione è stata convocata per la mattina di dopodomani. Il vero punto dirimente, però, resta uno solo: la scelta tra l’assessore Fabiano Amati e l’ex sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli.

La questione è arrivata fino alla scrivania di Elly Schlein. La decisione del segretario regionale, Domenico De Santis, di riunire i vertici pugliesi del partito indica che la partita è alle battute finali. Al momento Matarrelli sembrerebbe avere un lieve vantaggio, ma la decisione definitiva non è stata presa. Nel frattempo, i sostenitori dei due contendenti si sono attivati: con un documento pubblico, diversi amministratori locali – tra assessori e consiglieri comunali – hanno caldeggiato l’ingresso di Amati nelle liste dem.

Altri fronti aperti nel centrosinistra

Quello tra Amati e Matarrelli non è l’unico braccio di ferro nel campo progressista, che nel frattempo si prepara ad allargarsi con una sesta lista, Casa Riformista. Restano aperti altri “derby”: entro oggi dovrebbe sciogliersi il nodo nella lista Per, dove è in corso il confronto tra Saverio Tammacco e Stefano Lacatena. Tammacco non gradisce la candidatura del consigliere di Monopoli e minaccia il ritiro. È atteso in giornata un intervento diretto di Antonio Decaro per ricomporre la frattura. L’esito più plausibile – sebbene non ancora certo – è che Tammacco e Lacatena finiscano per convivere nella medesima lista.

Il rebus nella circoscrizione di Brindisi

Nell’area di Brindisi la lista Per deve risolvere un’ulteriore complicazione: schierare tre nomi di peso. Uno sarà scelto tra Amati e Matarrelli, a seconda della decisione finale del Pd, cui si aggiungono Mauro Vizzino e Alessandro Leoci. Il clima non è sereno: Vizzino avrebbe fatto filtrare la disponibilità a farsi da parte. Intanto, si avvicina la scadenza formale: la presentazione ufficiale delle liste è fissata per sabato 25 entro le 12. Mancano appena nove giorni.

READ  Maltempo su Bari e dintorni: pioggia in arrivo per domenica e lunedì

La sesta lista: Casa Riformista prende forma

L’altra novità riguarda la sesta lista in cantiere, che dovrebbe chiamarsi Casa Riformista. A confermare l’orientamento sono arrivate ieri le parole di Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva al Senato, intervenuta a Sky Tg24: secondo Paita, il “modello Toscana” – un’alleanza che non si limita a Pd e M5S, ma include un baricentro riformista – è la strada da seguire. Casa Riformista, ha spiegato, rappresenta la piattaforma su cui costruire una proposta alternativa a Giorgia Meloni. In Toscana, ha ricordato, la lista è risultata la terza in assoluto e la seconda del centrosinistra; per questo ritiene realistico puntare al 10% su scala nazionale. L’intuizione di Matteo Renzi di dar vita a Casa Riformista, a suo dire, si sta rivelando corretta e replicabile anche in Puglia e Campania, con l’obiettivo di competere pure in Veneto. In questo contenitore dovrebbe confluire l’assessore uscente al Personale, Gianni Stea, che spingerebbe per inserire anche il riferimento ai “Popolari” nel nome della lista.

M5S pronto ai nastri di partenza, ma scoppia la polemica

Tra le forze della coalizione, al momento solo il Movimento 5 Stelle appare completamente organizzato: ha chiuso le candidature in tutte le province. I pentastellati, però, devono fronteggiare gli attacchi del centrodestra legati alla figura di Aldo Patruno, già direttore del dipartimento Cultura della Regione Puglia e ora in lista con loro. I consiglieri regionali di Forza Italia chiedono il ritiro della delibera del 7 ottobre con cui la giunta uscente ha pianificato i contributi allo spettacolo dal vivo per il prossimo triennio, sostenendo che si ledano le prerogative del futuro presidente regionale, che dovrebbe poter definire le proprie politiche in materia. A loro giudizio, da vent’anni le scelte su cultura e spettacolo sarebbero concentrate nelle mani di pochi e i criteri di ripartizione dei fondi, solo in apparenza inclusivi, finirebbero per favorire sempre gli stessi. Considerano inoltre problematico che l’atto del 7 ottobre sia stato istruito dal capo dipartimento che, sei giorni più tardi, si è dimesso per candidarsi con una lista a sostegno del centrosinistra.

READ  Provvedimenti per agenti di Polizia locale: 'Coinvolti in dieci, massima trasparenza'

Le richieste di Forza Italia e i rilievi sul metodo

Pur riconoscendo la buona fede di Patruno, Forza Italia sostiene che, per ragioni di prudenza e rispetto istituzionale, decisioni di quel tipo non dovrebbero essere nelle mani di chi potrebbe trarne un ritorno elettorale. Nulla vieta, precisano, che la giunta Emiliano utilizzi i fondi relativi all’annualità in corso; ritengono però del tutto ingiustificato che un esecutivo a fine mandato stabilisca come gestire le risorse per i prossimi tre anni, fino al 2027. A loro avviso si tratterebbe di un’operazione di facciata e temono che qualcuno possa averla perseguita con finalità di vantaggio politico.

Antoine Stilla
Antoine Stillahttps://moladibaritv.it
Antoine Stilla Caporedattore a Mola Di Bari TV Antoine Stilla dirige la redazione di Mola Di Bari TV, un media italiano specializzato nel mondo della casa e del lifestyle. Laureato in giornalismo presso l'Università di Bari, ha oltre 10 anni di esperienza nel settore della stampa online. Il suo obiettivo: rendere l'informazione pratica e accessibile a tutti. Email: antoine.stilla@moladibari.tv Telefono: +39 080 123 45 67
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Notizie