L’inchiesta ‘Partenone’ ha visto una forte coordinazione da parte della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, con un’attività investigativa che è stata attivata nel periodo che va dal 2019 fino a luglio 2022, realizzata dai carabinieri della Compagnia di Monopoli e della Stazione di Putignano.
Condanne e reati contestati
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari ha emesso 53 condanne nei confronti di altrettanti soggetti accusati di aver preso parte a un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti in diversi comuni del Sud Barese. Tra i vari capi d’accusa figurano anche estorsione, sequestro di persona, riciclaggio di denaro e detenzione abusiva di armi.
Dettagli dell’inchiesta
Le indagini sono iniziate con l’operazione ‘Partenone’, la quale, nel settembre 2023, ha portato all’emissione di 67 provvedimenti cautelari, evidenziando la portata e la complessità dell’organizzazione criminosa implicata.
Pene inflitte ai principali imputati
Filippo Capriati, parente del noto boss Antonio, ha ricevuto una condanna di venti anni di reclusione, sebbene il giudice abbia deciso di non attribuirgli il ruolo di leader dell’organizzazione. Per suo figlio, Sabino, la pena inflitta è stata di sedici anni di carcere.
Il quadro dell’inchiesta ‘Partenone’
L’operazione ‘Partenone’ ha mantenuto una forte struttura di coordinamento da parte della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari e ha visto l’impegno costante delle forze dell’ordine, con un’attività svolta dai carabinieri di Monopoli e da quelli della Stazione di Putignano nel corso degli anni.
