Dopo un tragico incidente nautico, Anna Rita Panebianco, direttrice del Caffè Florian, ha perso la vita. Due amici che si trovavano con lei sono rimasti feriti. Amici e colleghi la ricordano come una persona solare, appassionata del suo lavoro e profondamente legata a Venezia. Il sindaco Brugnaro ha espresso il proprio cordoglio e Bonafè ha commentato: “Non è possibile morire in questo modo”.
Amici e colleghi di Anna Rita Panebianco, 56 anni, manager del Caffè Florian a Venezia, sono rimasti sconvolti dalla sua morte. L’incidente è avvenuto sabato pomeriggio, poco prima delle 16:30, quando la barca su cui si trovava è andata a sbattere contro una briccola. Anna Rita, originaria di Bari, era in compagnia di due uomini di 45 anni, residenti nell’area metropolitana di Venezia, i quali hanno riportato ferite e sono stati ricoverati all’ospedale Civile di Venezia, dove le loro condizioni non destano preoccupazione.
Le indagini sulla tragedia
Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri del nucleo natanti, stanno indagando per chiarire la dinamica dei fatti. Da quanto emerso, il natante su cui viaggiavano stava percorrendo la laguna tra Ca’ Noghera e Torcello, proprio di fronte all’aeroporto di Venezia, quando ha impattato contro una briccola di segnalazione. L’urto ha causato il capottamento della barca, sbalzando tutti i passeggeri in acqua. Purtroppo, Anna Rita ha subito un grave trauma cranico durante l’impatto.
I soccorsi e il tragico destino
Quando i soccorritori dell’idroambulanza del Suem sono giunti sul luogo dell’incidente, hanno trovato Anna Rita in condizioni disperate. Nonostante i tentativi di rianimarla, la 56enne non è riuscita a sopravvivere. Questo evento tragico segue un altro incidente avvenuto nel luglio 2024, portando con sé un ulteriore lutto nella comunità veneta. L’allerta è stata lanciata da una barca di passaggio nel luogo esatto in cui il natante di Anna Rita stava affondando. È stato subito attivato il servizio d’emergenza con l’elicottero dei vigili del fuoco e i sommozzatori per soccorrere i naufraghi.
Dettagli sugli altri coinvolti
I medici hanno subito percepito la gravità della situazione di Anna Rita, e nonostante i tentativi di stabilizzarla per un intervento chirurgico, le sue condizioni si sono rivelate too gravi. Le indagini continuano per ricostruire quanto accaduto. È emerso che tra i passeggeri non vi era legame di parentela, ma una conoscenza che li aveva portati a trascorrere il pomeriggio insieme in barca. Al momento non risulta coinvolta nessun’altra imbarcazione nell’incidente. Le autorità stanno esaminando la velocità della barca e se la traiettoria sia stata influenzata dal riverbero del sole. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso le sue condoglianze e ha ribadito l’importanza di seguire anche la situazione dei feriti, ringraziando i soccorritori per la loro rapidità d’intervento.
Chi era Anna Rita Panebianco
Arrivata da Bari per studiare Lingue orientali presso l’università Ca’ Foscari, Anna Rita proveniva da Palese e, da tredici anni, lavorava nel celebre Caffè Florian, ricoprendo il ruolo di manager. Gli amici la definiscono “sconvolta per la sua perdita”. Un blog americano la descriveva come qualcuno che accoglieva i clienti con la freschezza e il calore di un’amica di lunga data. “Calorosa e vivace,” affermano i suoi conoscenti. Anna Rita aveva una grande passione per il suo lavoro e per il famoso caffè, dove amava condividere la storia del locale. Era giunta a Venezia dalla Puglia nel 1988 per gli studi e, dopo una parentesi lavorativa a Bari, era tornata a Venezia. La lascia una figlia.
Il messaggio dal Caffè Florian
Il Caffè Florian ha espresso il proprio dolore tramite una nota su Facebook: “La notizia della scomparsa di Anna Rita Panebianco è stata una pugnalata al cuore. Con tristezza e incredulità, tutti noi la ricordiamo con affetto e stima, sia a livello personale che professionale. Ci mancheranno il suo sorriso, la sua intelligenza, la sua gentilezza e il suo amore per il Florian, che condivideva con passione con noi e i clienti. Grazie per tutto ciò che hai dato, Anna.”
Richiesta di cambiamenti normativi
Paolo Bonafé, amico di Anna Rita, ha commentato: “Era una persona solare, innamorata del lavoro e della città di Venezia. Dobbiamo necessariamente intervenire come politici per rafforzare le normative sulla velocità, la potenza dei motori e le verifiche, poiché sono veramente troppi i decessi negli incidenti nautici dovuti alla velocità e all’incuria. Un attimo di distrazione, un tronco galleggiante o il sole accecante possono rivelarsi estremamente pericolosi. Non è accettabile morire in questo modo. Tragedie come quella di Anna Rita non devono più verificarsi.”
