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Amiu Puglia a rischio: ‘Inchino alla bara del figlio del boss a Bari’


L’evento in questione sarebbe accaduto nel settembre 2011, quando il feretro di Cesare Diomede, figlio di Biagio, considerato all’epoca uno dei presunti leader dei clan baresi, sarebbe stato portato a spalla all’interno della sede dell’azienda municipale.

Nel mese di settembre 2011, il corpo di Cesare Diomede, figlio di Biagio e presunto esponente di rilievo dei clan di Bari, sarebbe stato trasportato a spalla presso la sede dell’azienda municipale Amiu a Bari. Questo episodio, riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno e ripreso da Ansa, rappresenterebbe uno dei fatti presi in considerazione dal prefetto di Bari per decidere riguardo alla possibile messa sotto commissariamento della società comunale. Tale decisione è il risultato di verifiche condotte dalla commissione incaricata di controllare il Comune di Bari.

Il ruolo della Commissione di accesso

Le indagini svolte dalla commissione hanno portato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a decidere di non procedere con lo scioglimento del Comune di Bari a causa di infiltrazioni mafiose, ma di iniziare un percorso di commissariamento per alcune aziende comunali e di infliggere sanzioni a vari dipendenti, compresi quelli della Polizia locale.

Dettagli sull’inchiesta ‘Codice Interno’

Questa commissione è stata istituita dal Viminale in seguito ai risultati emersi dall’inchiesta ‘Codice Interno’, che nel febbraio scorso ha visto coinvolte 124 persone sotto indagine. L’inchiesta, condotta dalla Procura di Bari, ha ipotizzato la potenziale infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività politiche e imprenditoriali della città. Tra gli indagati figura anche l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e sua moglie Maria Carmen Lorusso.

L’ultimo saluto al feretro nella sede dell’Amiu

Cesare Diomede, assassinato a colpi di pistola a soli 39 anni il 28 agosto 2011 a Bari, era un destinatario di sorveglianza speciale ed era sotto indagine per traffico di stupefacenti. Lui e alcuni familiari lavoravano presso l’Amiu. L’episodio del tributo al suo feretro sarebbe emerso dai verbali di un pentito ed era stato segnalato in Procura dall’allora sindaco Michele Emiliano. Gli ispettori e il ministero dell’Interno, secondo la Gazzetta del Mezzogiorno, considerano questo fatto come un indicativo di una “agevolazione occasionale” della criminalità organizzata, che giustificherebbe alla prefettura di attuare la così detta “prevenzione collaborativa”. Questa situazione potrebbe condurre alla nomina di un gruppo di esperti per garantire un “tutela” della società e attuare “provvedimenti organizzativi di risanamento”.

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Enzo Libudzic
Enzo Libudzic
Specializzato nel mondo della casa, Enzo Libudzic esplora le ultime tendenze e i consigli per migliorare la vita quotidiana. La sua esperienza di scrittore gli consente di fornire contenuti chiari e stimolanti per aiutare i lettori a ottimizzare il proprio spazio abitativo. Formazione: Master in Comunicazione e Giornalismo, Università di Bologna. Laurea in Interior Design, Politecnico di Milano. Contatto: +39 331 879 45 21 E-mail: enzo.libudzic@moladibaritv.it Con sede a Bari, Enzo è sempre alla ricerca di nuove idee per arricchire le case dei suoi lettori!
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