Un uomo romeno, giunto a Bari da Durazzo, è stato condannato per una serie di crimini, tra cui riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione e rapina, commessi in Italia nei primi anni duemila.
Arresto al porto di Bari
Nell’ultima giornata di venerdì, la polizia ha arrestato un cittadino romeno di 49 anni nel porto di Bari. L’individuo era arrivato nella città pugliese a bordo di una nave traghetto proveniente da Durazzo, in Albania, e ha attirato l’attenzione degli agenti a causa della sua ansia durante il controllo dei documenti.
Scoperte incriminanti
Le indagini successive hanno messo in evidenza l’esistenza di due ordini di arresto nei suoi confronti, entrambi diventati definitivi il 28 marzo 2011. Il primo ordine, emesso dalla Corte di Assise di Perugia, lo condanna per associazione a delinquere con finalità di riduzione o mantenimento in schiavitù e sfruttamento della prostituzione, oltre a violenza sessuale aggravata, per fatti risalenti tra febbraio 2005 e settembre 2006. Il secondo ordine, emanato dal Tribunale di Perugia, riguarda una condanna per rapina in concorso.
Pena cumulativa e detenzione
Le condanne relative ai due reati sono state sommate in un unico provvedimento dal Tribunale di Perugia nel 2014, stabilendo una pena residua di 14 anni, 11 mesi e 27 giorni di carcere, oltre ad una multa di 1.032 euro. Al termine delle procedure burocratiche di prassi, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Bari per l’esecuzione della pena.
