L’ex sindaco di Grumo, Michele D’Atri, è stato processato per presunta falsificazione di un atto dirigenziale volto a dimostrare l’esistenza di fondi per eventi programmati nella cittadina: oggi è stato assolto.
Sentenza di assoluzione
Oggi il tribunale di Bari, nella sua seconda sezione penale, ha dichiarato Michele D’Atri non colpevole, stabilendo che “il fatto non sussiste”. La sentenza è giunta dopo un lungo iter giudiziario che ha coinvolto l’ex primo cittadino della municipalità di Grumo Appula.
Le accuse a carico di D’Atri
All’epoca dei fatti contestati, che risalgono a settembre 2019, D’Atri era in carica come sindaco e si trovava sotto processo insieme all’ex segretario comunale, Pietro Balbino. Entrambi erano accusati di aver commesso il reato di falso in atto pubblico. In particolare, l’accusa sostenne che avessero falsificato un atto dirigenziale riguardante la pianificazione di eventi estivi nel comune. L’atto in questione era stato redatto per attestare, secondo la Procura, un’insidia di copertura finanziaria necessaria all’organizzazione di tali eventi.
Reazione del Tribunale
Con la sentenza emessa oggi, il tribunale ha ritenuto non sussistere gli elementi fondanti delle accuse formulate, rimandando alle motivazioni della essa che saranno rese note fra 90 giorni. D’Atri è stato assistito dal legale Antonio Maria La Scala, mentre Balbino ha avuto come avvocato il professor Filippo Bottalico.
