Il provvedimento stabilisce che i proprietari degli immobili coinvolti nel crollo devono occuparsi delle attività di rimozione dei detriti, seguendo le norme stabilite per la tutela della salute pubblica.
Gli inquilini delle unità immobiliari del palazzo crollato tra via De Amicis e via Pinto sono tenuti a gestire la rimozione e lo smaltimento delle macerie nel sito del cantiere. Tale disposizione è contenuta in un’ordinanza del sindaco, firmata oggi, ed è stata emessa per salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente circostante. Gli interessati devono completare le operazioni entro sette giorni dalla ricezione della comunicazione ufficiale.
Disposizioni dell’ordinanza
L’ordinanza chiarisce inoltre che, qualora siano presenti materiali contenenti amianto (MCA), sarà necessario garantirne la rimozione, il trasporto e lo smaltimento secondo le leggi vigenti, avvalendosi di un operatore autorizzato esperto nel settore. Durante le attività di rimozione delle macerie, dovrà essere attuata una costante nebulizzazione per prevenire la dispersione di particelle nell’atmosfera. Considerando la notevole quantità di rifiuti presenti a seguito del crollo e della demolizione controllata, è essenziale adottare tutte le precauzioni necessarie per tutelare la salute dei cittadini e l’ecosistema. Pertanto, in conformità alle “Indicazioni operative per la gestione delle macerie a seguito di evento sismico” fornite dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio, l’ordinanza impone di procedere con urgenza e senza indugi alla rimozione dei detriti.
Le attività di rimozione dovranno essere svolte previa autorizzazione dell’Autorità giudiziaria, rispettando le indicazioni fornite e coordinando le operazioni con i controlli di stabilità e di messa in sicurezza dell’immobile adiacente al palazzo crollato, situato in via Pinto 16, come stabilito dall’ordinanza sindacale n. 813 del 13 marzo scorso. In caso di inadempienza o ritardo ingiustificato nell’attuazione delle misure indicate nell’ordinanza, il comune procederà d’ufficio, assumendo le spese a carico dei soggetti obbligati.
Demolizione controllata e monitoraggio dell’amianto
Come noto, in seguito al crollo dell’edificio di via De Amicis – via Pinto avvenuto il 5 marzo, è stata disposta la confisca giudiziaria dell’immobile. Il Comune di Bari ha successivamente ottenuto l’autorizzazione per la demolizione controllata della parte rimanente dell’edificio, conclusasi il 20 marzo.
Contemporaneamente, sono stati effettuati monitoraggi costanti durante le fasi della demolizione per identificare la presenza di materiali in fibrocemento contenente amianto, tramite un appalto dedicato e l’intervento di ARPA Puglia. I controlli dell’aria condotti da ARPA Puglia durante le operazioni di demolizione non hanno rilevato amianto nell’aria (risultato confermato dall’appaltatore del Comune con i dati positivi ottenuti il 19 e 20 marzo). Tuttavia, sono stati rinvenuti nell’area del crollo alcuni frammenti di materiale contenente amianto, probabilmente a causa della rottura di una tubazione in cemento, come accertato dalle analisi condotte da ARPA Puglia e dal rapporto ricevuto con nota acquisita al protocollo n. 95597 del 14/03/2025. Per questo motivo, sono state implementate tutte le misure preventive necessarie per evitare potenziali rischi di esposizione a polveri aeree per la popolazione.
