L’esperienza di Giuseppe Albergo, allevatore altamente riconosciuto dal quartiere Libertà, ha preso una nuova piega nel 2022 con la creazione dell’Associazione piccoli appassionati di canarini, che porta i suoi volatili in strutture quali rsa, parrocchie e centri di riabilitazione, rispondendo alle richieste di diversi enti.
Per la prima volta in Italia, i canarini vengono impiegati nella pet therapy all’interno di scuole e ospedali. Questa innovativa iniziativa è promossa da Giuseppe Albergo, allevatore barese con numerosi riconoscimenti, che ha trovato una nuova casa per i suoi 150 amici alati nel cuore del quartiere Libertà. Dal 2022 ha avviato l’Associazione piccoli appassionati di canarini, dedicata principalmente ai bambini, con l’intento di regalare loro un momento di serenità in situazioni difficili. “Attualmente, il canarino non è protagonista nelle normative riguardanti la pet therapy – chiosa Albergo – per cui noi lo consideriamo più una ‘didattica pet’. Tuttavia, speriamo di ottenere un riconoscimento formale per il nostro operato”.
La didattica pet
Le attività sono iniziate tre anni fa, con visite mensili ai giovani pazienti della Fondazione Giovanni Paolo II e agli anziani presso la casa di cura Cavallino. “Mostriamo loro varie specie di canarini, favorendo l’interazione con gli animali. Spesso, i partecipanti scoprono un mondo nuovo” afferma l’allevatore. Negli anni l’iniziativa di pet therapy si è espansa a nuove realtà, dal reparto pediatrico dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari fino alla parrocchia di San Sabino nel quartiere Japigia, coinvolgendo anche scuole primarie e centri di riabilitazione per persone con disturbi psicomotori. Qui, i partecipanti tornano a casa con grandi sorrisi, dopo aver interagito liberamente con i canarini, che sono sempre fuori dalle loro gabbie.
“L’intento è di espandere il nostro intervento”
“Siamo stati integrati nella rete di associazioni di cure palliative per l’Ospedaletto di Bari – ricorda Albergo – e ogni mese andiamo lì, offrendo un’ora di relax non solo ai bambini, ma anche ai loro genitori”. L’allevatore punta ora a rendere più forti le attività dell’associazione, cercando di far conoscere sempre di più i canarini a un pubblico allargato: “Le nostre attività possono svolgersi in ogni tipo di struttura; l’unica condizione è un rimborso spese, poiché ci autofinanziamo”.