L’area situata tra via Natale Loiacono, via Paolo Aquilino, via Arturo Toscanini e via Giovanni Gentile sarà intitolata al cantante Maurizio Maremonti, meglio conosciuto come Morris, deceduto nel 2014 all’età di 38 anni.
Nel pomeriggio di oggi, la Giunta comunale di Bari ha ufficializzato la decisione di dedicare il nuovo spazio verde nel quartiere Japigia a Maurizio Maremonti, noto come Morris, un giovane artista scomparso improvvisamente nel 2014.
«L’intitolazione è un modo per preservare la memoria di Maurizio Maremonti, amato da chi lo conosceva e da tanti che hanno avuto la fortuna di apprezzarne il talento e le qualità umane» ha affermato l’assessora alla Toponomastica, Giovanna Iacovone. «Questo straordinario giovane, che rappresentava un grande orgoglio per la nostra comunità, ha ispirato molti, tra cui l’associazione ‘Gli amici di Morris’, che ha sollecitato il Comune per questa iniziativa. L’amministrazione ha accolto con entusiasmo questa proposta, decidendo di dedicargli il nuovo giardino. Speriamo che molti ragazzi e ragazze possano avvicinarsi alla sua storia e all’energia positiva che l’ha contraddistinta».
La vita di ‘Morris’
Maurizio Maremonti è nato a Triggiano il 30 aprile 1976. Fin da bambino, mostrava un’innata passione per la musica e i suoni. Con l’adolescenza, quest’amore crebbe e iniziò a prendere lezioni di chitarra dal fratello.
Col tempo, la sua passione lo portò a diventare il frontman, autore e voce del gruppo rock barese ‘One Way Ticket’, fondato nel 2003. Lo stesso anno, Morris scrisse il suo primo demo in inglese e nel 2004 seguì “Four Troubled Months”.
Nel 2006, la band lanciò il primo cd ufficiale, intitolato ‘Fase di decollo’, decidendo di puntare su testi in italiano. Nello stesso anno, Morris e i suoi compagni si esibirono al ‘Roxy Bar’ di Bologna per una selezione de ‘I Miti della Musica’, e, nel 2007, parteciparono al Woodstock Festival di Udine. A novembre 2008 completarono le registrazioni del loro primo album ‘full-length’, che riuniva cinque anni di lavoro, pubblicato a dicembre con il titolo ‘Ora & Implora’, ricevendo ottime recensioni dalla critica. Subito dopo, intrapresero un tour promozionale con circa 50 concerti in tutta Italia. A febbraio 2009, gli One Way Ticket furono invitati da Michael Pergolani e Renato Marengo per un’intera puntata di ‘Demo’ su Radio Rai 1. Durante l’estate del 2010, la band fu selezionata per partecipare al Liverpool Sound City Festival e all’Arè Rock Festival a Tirana. Il 1° settembre dello stesso anno, si esibirono al ‘Foro Boario’ di Noci con i Placebo e il 14 dicembre furono ospiti su Rock Tv per promuovere il loro videoclip ‘Non ti ho mai chiesto’. Inoltre, il 31 dicembre parteciparono al Capodanno barese, insieme alla Pfm, nel ‘Progetto Rezophonic’. Nel 2011 pubblicarono il loro ultimo album, ‘L’infezione’, e continuarono a suonare in quasi 300 concerti fino al 2012, concludendo il tour al ‘Circolo delle belle arti’ di Madrid nel marzo di quell’anno.
Il suo straordinario talento non passò inosservato, tanto che la celebrazione italiana Mina si mostrò interessata a una canzone di Morris per il suo imminente album.
Il dramma della sua malattia
La notte del 12 maggio 2012, a 36 anni, Morris subì un ictus. Dopo mesi di coma, nell’agosto 2013, venne diagnosticato in stato di ‘Locked-In’, una condizione in cui il paziente è consapevole e sveglio, ma non può muoversi né comunicare a causa della paralisi completa dei muscoli volontari, eccetto il movimento delle palpebre. Morris visse questa situazione per quasi un anno, riuscendo a comunicare solo tramite un battito di ciglia, fino al 25 giugno 2014, giorno in cui, dopo un arresto cardiaco, è venuto a mancare a soli 38 anni.
L’associazione in onore di Morris
L’immenso affetto per questo giovane artista ha portato alla creazione della onlus ‘Gli amici di Morris’, un’iniziativa dedicata ad assistere persone in stato di ‘Locked-In’. L’associazione organizza eventi musicali per raccogliere fondi, destinati alla ricerca su questa patologia, mantenendo vivo il ricordo di Morris.
