È venuto a mancare a 44 anni a causa di una malattia: originario del Salento, Metallo ha ricoperto il ruolo di sindaco di Racale dal 2012 al 2020, per poi essere eletto in Consiglio regionale con il Partito Democratico. Il sindaco di Lecce, Vito Leccese, lo ricorda dicendo: “Ci lascia un caro amico, un vero e autentico progressista”.
Un lutto per la politica pugliese
La politica in Puglia è in lutto per la scomparsa di Donato Metallo, consigliere regionale del Pd, che è deceduto oggi a soli 44 anni a causa di una malattia. Originario del Salento, Metallo ha servito come sindaco di Racale, nella provincia di Lecce, dal 2012 fino al 2020. Alle ultime elezioni regionali, con 16.380 voti, è stato il primo degli eletti nelle liste del Partito Democratico nella provincia di Lecce.
Le sue battaglie per i diritti
Tra le norme che porta la sua firma, spicca quella per i diritti LGBTIQA+. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio per la sua perdita, incluso quello del sindaco di Bari, Vito Leccese. “Ci lascia un amico, un compagno, un vero e autentico progressista – ha dichiarato il sindaco – autentica sono state le sue lotte per l’emancipazione della sua terra. Le sue campagne per i diritti civili in consiglio regionale sono state condotte con il sorriso e serenità di chi lotta per la giustizia e l’equità. Lo stesso sorriso e serenità che ha mostrato nel combattere la sua malattia. Che la terra ti sia lieve, Donato. Ci mancherai”, ha scritto Leccese in una nota.
Ricordi e riconoscimenti
Non è solo Leccese a ricordare Metallo, ma anche Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare del Pd, ha voluto esprimere il suo dolore. “Non sarebbe giusto prendersela con la vita – ha scritto in un post sui social – Perché tu amavi la vita più di chiunque altro. A noi non resta che continuare il cammino. Un cammino che senza di te sarà più difficile, più amaro, più ingiusto. Sono grato per la tua amicizia, il tuo supporto e il coraggio che mi hai dato, fino alla fine. Con la promessa che mi prenderò cura delle tue battaglie, da quelle più piccole a quelle più grandi, della tua gente, da i più piccoli agli anziani, della tua terra, da gli ultimi ai primi. È così che avresti voluto, perché questo avresti fatto camminando insieme. Ti abbraccio forte, Donato Metallo, amico mio”.
Un’eredità politica e umana
“Ho appreso con grande tristezza la notizia della morte di Donato Metallo. Il Salento e la Puglia perdono un punto di riferimento sia dal punto di vista politico che umano – afferma il presidente della Regione, Michele Emiliano – Ci lascia un uomo e un amministratore molto amato e rispettato da chi ha avuto l’opportunità di conoscere il suo percorso politico e istituzionale”. “Donato – ha proseguito Emiliano – amava profondamente la sua Racale ed è stato una guida per l’intera comunità salentina. Ha saputo interpretare al meglio i valori di condivisione, rispetto e solidarietà che hanno guidato la sua azione, prima come sindaco e poi come consigliere regionale. Tra le sue numerose battaglie si è distinto per la difesa dei diritti delle persone, contribuendo a dotare la Puglia della legge contro l’omotransfobia. In questo momento di immenso dolore, la comunità pugliese si stringe attorno alla famiglia di Donato”.
Il ricordo di un sorriso e di una determinazione
“Donato ci ha lasciato, ma non ci abbandonerà mai il suo sorriso e il suo impegno per i diritti dei più deboli – afferma Domenico De Santis, segretario regionale del Pd – Quel sorriso contagioso che illuminava il suo viso mi ha colpito fin dal primo giorno in cui l’ho conosciuto nel 2012, durante la sua prima campagna elettorale per la carica di Sindaco. Eravamo coetanei e spesso scambiavamo consigli e riflessioni sui nostri percorsi. La sua vittoria a Sindaco di Racale rappresentava un motivo di orgoglio e coraggio per la nostra generazione, spingendoci a impegnarci attivamente. Qualche anno dopo, abbiamo collaborato alla campagna elettorale del giovane Stefano Minerva, puntando ad eleggere un ragazzo come noi al Parlamento Europeo, raggiungendo un traguardo sfuggito per un soffio. Appena eletto segretario regionale del PD, mi contattò per realizzare “un azzardo”, riportando la festa regionale de l’Unità in Puglia. Ce la mettemmo tutta e riuscimmo a organizzare la prima festa regionale a Racale dopo tanti anni. È stato un successo, come tutte le sue idee nate dall’ispirazione. Ricordo con affetto e ammirazione Donato, un essere umano che ha lasciato un segno indelebile nella mia vita e nella comunità democratica pugliese. Grazie al suo impegno hanno preso vita leggi fondamentali come quella contro l’Omotransfobia, la norma relativa alle parrucche per le donne malate di cancro, quella concerne i caschi refrigerati, la legge sulle bande musicali e tantissime altre iniziative ora impossibili da elencare. La sua passione, generosità e battaglie per i diritti civili, i diritti dei malati e il diritto a una cura compassionevole erano guidate da una profonda convinzione che la politica sia uno strumento per migliorare le vite delle persone. Spero che i suoi ideali, la sua ribellione contro le ingiustizie e la lotta per rivendicare i diritti dei più vulnerabili continuino a ispirarci e motivarci a dare il massimo per la nostra terra”.
