Durante un’inchiesta, sono state confiscate 510 piante di marijuana, per un totale di 48 kg. Sono stati sequestrati anche 101 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish.
Arresti e operazioni
In un’operazione dei carabinieri contro il traffico di stupefacenti nella provincia di Bari, sette individui, cinque di origine albanese e due italiani, sono stati arrestati. Questa azione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari e ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari. Di questi indagati, cinque sono stati portati in carcere, mentre due hanno ricevuto la misura degli arresti domiciliari.
Le indagini
Le indagini sono iniziate a febbraio 2023 e si sono concluse a settembre dello stesso anno, a seguito della denuncia di scomparsa presentata dai genitori di un giovane dipendente da sostanze stupefacenti. Questi si trovava in una fase di astinenza, e le testimonianze raccolte indicano che il ragazzo è stato successivamente ritrovato presso l’abitazione di un amico che condivide la stessa problematica. Durante le indagini, le forze dell’ordine hanno utilizzato tecniche di sorveglianza, installando telecamere nelle zone frequentate per lo spaccio.
Scoperta della coltivazione
Nel corso dell’operazione, la polizia ha rinvenuto una piantagione di marijuana composta da 510 piante, per un peso totale di 48 kg. Sono stati inoltre confiscati 101 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish. L’azione investigativa ha dimostrato la presenza di diversi individui che, pur non avendo un legame associativo, cooperavano per promuovere un notevole traffico di sostanze stupefacenti sul territorio.
Metodi di spaccio
La sostanza stupefacente, che veniva richiesta e ceduta secondo un sistema di spaccio “itinerante” per sfuggire a possibili controlli, veniva identificata con nomi codificati. Tra gli appellativi utilizzati, emergevano “birra-birretta-birrona” per indicare il tipo di droga e “mano-pizze-chiara” per il quantitativo richiesto. Gli indagati esaltavano l’efficienza del loro servizio di “consegna a domicilio”, descrivendo se stessi come “rider” disponibili giorno e notte, sottolineando come chi spegnesse il telefono per ore potesse perdere clienti: “Noi andiamo forte perché siamo disponibili 24 ore su 24… Se invece tu lo spegni tutta la mattina, perdiamo tutti i clienti.”
Risultati delle indagini
Durante le operazioni sono stati documentati 124 episodi di spaccio e sono state arrestate nove persone; un’altra persona, invece, è stata denunciata a piede libero. Complessivamente, venti consumatori di droga sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo.
