La sezione barese della Lega contesta la scelta del sindaco Vito Leccese di inviare una lettera al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, chiedendo al governo di rifinanziare il progetto del Nodo Ferroviario Nord, un intervento pensato per alleggerire il traffico e potenziare i collegamenti con una nuova linea nei quartieri di Santo Spirito, Catino e Palese del capoluogo pugliese. L’obiettivo dichiarato è quello di decongestionare l’area con un’infrastruttura aggiuntiva a servizio dei residenti.
Dal precedente botta e risposta alla nuova richiesta
In una nota, il consigliere comunale leghista Giuseppe Carrieri ricorda che appena un mese fa Leccese aveva ingaggiato, attraverso la stampa, un confronto diretto con Salvini sul tema del caro-voli per Roma. Oggi, osserva Carrieri, il primo cittadino torna a interpellare pubblicamente e in modo esplicito il ministro per sollecitare il ripristino dei fondi destinati al Nodo Ferroviario Bari Nord. A suo avviso, istanze istituzionali di questa natura dovrebbero essere trasmesse con maggiore misura e riservatezza, qualora vi fosse una reale volontà di arrivare a una soluzione concreta della questione.
Accusa di narrazione anti-Sud e richiamo ai fatti
Se invece l’intento fosse unicamente quello di indicare ciclicamente Salvini come “nemico del Sud” sul piano mediatico, la Lega barese afferma che ai cittadini pugliesi va ricordato come saranno gli atti del ministero — i fatti e non le dichiarazioni — a smentire le tesi sostenute dal sindaco di Bari. Secondo i leghisti, dunque, il giudizio andrà formulato sulla base delle decisioni formali e delle misure concrete che arriveranno dal Mit, più che sulle polemiche pubbliche.
