La consigliera, che ha proposto l’emendamento che ha scatenato un conflitto istituzionale tra Emiliano e la presidente del Consiglio regionale Capone, si rivolge ora alla segreteria del Partito Democratico, dopo che il partito ha dichiarato la sua intenzione di modificare la legge.
La Lettera a Elly Schlein
“Gentile Elly Schlein, la norma riguardante le nomine rappresenta un progresso significativo verso la trasparenza. Alcuni gruppi della sinistra, il M5S, M5S 2050 e le forze di destra l’hanno sostenuta e sono disponibili a sostenerla di nuovo in Aula. È possibile che il PD sia l’unico ad opporsi alla trasparenza?”. Queste le parole di Antonella Laricchia, consigliera del M5S e autrice dell’emendamento sulla trasparenza nelle nomine, che è diventato il fulcro di un vivace dibattito istituzionale.
La Questione dell’Emendamento
Il suddetto emendamento era stato inizialmente approvato il 18 dicembre dall’aula, ma in seguito era stato dichiarato respinto a causa di una lettura erronea dello Statuto regionale, errore poi riconosciuto dall’Ufficio di presidenza. L’emendamento è stato quindi reinserito, suscitando una reazione da parte del presidente Emiliano, che ha presentato un esposto in Procura, sostenendo che nella legge di bilancio potesse essere presente “un falso”, poiché l’emendamento era incluso nella versione finale.
Tensioni Istituzionali
Questa situazione ha generato gravi tensioni con la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, ma dalla giornata di ieri, dopo una riunione tra i consiglieri del PD, sembrano essersi attenuate. Il partito, infatti, ha manifestato la volontà di avviare un percorso per modificare l’emendamento contestato, ritenuto “non applicabile e politicamente inopportuno”.
La Risposta di Laricchia
Tuttavia, la posizione espressa dal PD ha suscitato la reazione di Laricchia, che ha rilasciato un messaggio sui social, rivolgendosi direttamente alla segretaria del PD, Elly Schlein. “Da donna a donna – ha scritto – ti invito a far sentire la tua voce in modo deciso, contro i capibastone locali che stai contrastando da tempo e che preferiscono mantenere il loro potere piuttosto che tutelare i diritti dei cittadini”. “Ho esaminato con attenzione il comunicato del gruppo PD e del segretario regionale Domenico De Santis, nel quale si annuncia l’intenzione di modificare la norma sulle nomine che è stata di recente approvata – continua Laricchia – Rispondo punto per punto a queste affermazioni infondate. Cara Elly, contrariamente a quanto affermato dal PD regionale, la norma non è né impraticabile né inopportuna e promuove una maggiore trasparenza e partecipazione nel processo decisionale della Regione”.
Argomenti in Difesa della Norma
La consigliera prosegue elencando le sue risposte agli argomenti contestati: “Partecipazione e trasparenza: è un passo avanti perché introduce bandi pubblici, valutazioni comparative e consente a cittadini, sindacati e associazioni di presentare candidature. Chiarezza e responsabilità: il Presidente della Regione mantiene la libertà di scelta, ma deve giustificare qualsiasi decisione contraria alle valutazioni. Questo non è un attacco alla sua funzione, ma un potenziamento della trasparenza istituzionale. Buon governo: non è ingiusto escludere i candidati che non sono stati eletti; è una misura per evitare che gli incarichi pubblici diventino semplici premi elettorali”.
Conclusione di Laricchia
“Mi dispiace – conclude Laricchia – assistere a questo tentativo del PD di annullare una norma approvata democraticamente e condivisa da molti cittadini pugliesi. Spero che il dibattito rimanga entro limiti di rispetto istituzionale e che si possa discutere sui fatti, non su interpretazioni distorte della realtà. Difenderò questa norma con determinazione, convinta che trasparenza e meritocrazia siano valori fondamentali per una Regione più giusta ed equa”.